Dalla bozza del testo
“Fu in quella notte stellata, notte d’inverno,
con quell’aria serena, dove si ammiravano le lune riflessi nei mari della vita, che decisi di uscire dal mio comodo letto imbottito di coperte ma privo di calore d’amore.
Afferrai il sole per mano,
anche se non lo vedevo sapevo che era lì ,
dopodichè ,
avvolto in nebulose di fuoco,
tra grandi pianeti,
cominciai a muovere i primi passi di una nuova vita,
appoggiando i piedi sulle folte chiome degli alberi che arrivavano in cielo,
camminando sicuro su arcobaleni fatati che mi cingevano forte,
come una lupa che prende il cucciolo per il collo con la possente mascella.
Fu dolce questo risveglio notturno,
volavo sulle onde del mare,
mi immergevo nelle tempeste abissali.
Senza paure.”
A.P.
Dicembre 2017